I tre demoni (Timecrime Narrativa) (Italian Edition) by John Connolly

autore:John Connolly
La lingua: ita
Format: mobi, azw3
pubblicato: 2015-01-28T23:00:00+00:00

17

Quando si svegliò, Karen Emory vide che Joel non era più a letto. Rimase all’ascolto per qualche istante, ma non sentì alcun rumore. L’orologio sul comodino accanto a lei segnava le 4:30 del mattino.

Aveva sognato, e ora, mentre cercava di distinguere un indizio qualsiasi della presenza di Joel, si sentì in qualche modo grata di essere sveglia. Era sciocco, lo sapeva. Fra meno di tre ore si sarebbe dovuta alzare e vestire per andare al lavoro. Aveva deciso che per il momento avrebbe continuato a lavorare per Mr Patchett, e l’aveva detto a Joel quando, una volta a casa, l’aveva trovato di ritorno dal suo viaggio con una medicazione in faccia che non aveva voluto spiegarle. Lui non aveva protestato, e questo l’aveva sorpresa; ma forse le sue argomentazioni gli erano parse sensate, o almeno così le era sembrato sulle prime: il fatto che fosse difficile trovare un impiego, che stando in casa a non far niente sarebbe impazzita, che non avrebbe più dato motivo a Mr Patchett di intromettersi nelle sue faccende o in quelle di Joel.

Karen aveva bisogno di dormire. Presto i piedi e le gambe avrebbero cominciato a farle male per le troppe ore in piedi; d’altra parte, il suo mal di piedi era una compagnia costante. Anche con le migliori scarpe del mondo, che con la sua paga non si sarebbe comunque potuta permettere, dopo otto ore di fila i talloni e gli avampiedi le avrebbero dato fastidio. Ciononostante, come capo Mr Patchett era meglio di molti altri; anzi, era meglio di tutti quelli che Karen aveva avuto prima di lui, il che era uno dei motivi per cui voleva restare al Downs Diner. Aveva lavorato per un numero sufficiente di vermi da saper riconoscere un brav’uomo, e gli era grata delle ore che le pagava. La tavola calda avrebbe facilmente potuto farcela con una cameriera in meno, ed essendo una delle assunzioni più recenti, Karen sarebbe stata fra le prime a doversene andare; eppure lui continuava a darle lavoro. La stava proteggendo, come faceva con tutti i suoi dipendenti, e in un momento in cui si licenziava a destra e a manca bisognava apprezzare un uomo disposto a rinunciare a qualche profitto in più pur di lasciar vivere il prossimo.

Ma le sollecitudini di Mr Patchett nei suoi riguardi erano un problema, specialmente da quando l’investigatore privato aveva cominciato a ‘ficcare il naso’, come diceva Joel. Karen avrebbe dovuto fare attenzione a cosa diceva al suo capo, così come era stata attenta quando il detective si era presentato da lei, anche se poi aveva finito col dire più del dovuto.

Era stato Joel ad accorgersi di lui. Joel aveva una specie di sesto senso, per quel genere di cose. Per essere un uomo, era molto ricettivo. Gli bastava guardarla per capire quando era triste o quando aveva qualche pensiero che la tormentava: Karen non aveva mai conosciuto un uomo così. Forse prima di Joel era stata semplicemente sfortunata, e gli uomini in sintonia con le loro donne erano la maggior parte, ma ne dubitava.

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